Claudia Porchietto ha affrontato, nel faccia a faccia su Localport (quotidiano online che fa particolare riferimento ad attività, eventi e manifestazioni culturali del territorio piemontese) con Antonio Saitta, temi quali i finanziamenti giunti in Canavese, la crisi delle aziende canavesane, Mediapolis, gli Stati Generali e il Piano Strategico, il futuro turistico del Canavese e le previsioni elettorali.
La sua intervista, suddivisa in sette giornate (13, 16, 17, 18, 19, 20 e 21 marzo) è visibile al link http://www.localport.it/eventi/notizie/notizie_espansa.asp?N=42961.
lunedì 30 marzo 2009
mercoledì 25 marzo 2009
È il momento del fare
Claudia Porchietto è una donna pragmatica che vuole che i programmi si trasformino in azioni concrete; ha dichiarato in un’intervista rilasciata a Localport: "È finito il tempo della discussione, oggi è il momento del fare, del rimboccarsi le maniche, della voglia di rilanciare la nostra economia, di iniziare a lavorare e di creare opportunità di lavoro.
La Provincia potrebbe avere un ruolo fondamentale nel tracciare questa strada, ma non questa Provincia, non l’ente di oggi. È necessaria una struttura snella, più agile, che possa operare intervenendo in modo pratico, stimolando un processo di rilancio che possa riassorbire in modo stabile i lavoratori che fino a oggi si sono trovati sbalestrati da una soluzione tampone all’altra. Non sarà un procedimento veloce e perciò bisogna cominciare subito.
È ora di proteggere le nostre famiglie, il nostro lavoro, la nostra vita con azioni concrete che permettano alle nostre capacità di trovare la giusta espressione. Ho deciso di prendermi la responsabilità di tutelare il nostro territorio e di aprire una nuova via al futuro. Il 2009 sarà l’anno della nostra rinascita".
La Provincia potrebbe avere un ruolo fondamentale nel tracciare questa strada, ma non questa Provincia, non l’ente di oggi. È necessaria una struttura snella, più agile, che possa operare intervenendo in modo pratico, stimolando un processo di rilancio che possa riassorbire in modo stabile i lavoratori che fino a oggi si sono trovati sbalestrati da una soluzione tampone all’altra. Non sarà un procedimento veloce e perciò bisogna cominciare subito.
È ora di proteggere le nostre famiglie, il nostro lavoro, la nostra vita con azioni concrete che permettano alle nostre capacità di trovare la giusta espressione. Ho deciso di prendermi la responsabilità di tutelare il nostro territorio e di aprire una nuova via al futuro. Il 2009 sarà l’anno della nostra rinascita".
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martedì 24 marzo 2009
Il lavoro: tema chiave per la valorizzazione del territorio
Uno dei temi più cari a Claudia Porchietto è il sostegno al mondo del lavoro e la valorizzazione del saper fare: “La Provincia deve diventare propulsore di eccellenza per attirare nuovi talenti e investimenti. È necessario supportare la collaborazione virtuosa, come già avviene in altre Nazioni, tra il mondo della formazione scolastica e universitaria e il mondo del lavoro e della produzione. È indispensabile che Torino e Provincia imparino a sostenere non soltanto la parte creativa di un processo, ma anche quella realizzativa in modo che i vantaggi dell’innovazione ricadano sul territorio che ne ha visto la progettazione”.
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venerdì 20 marzo 2009
Un programma che viene anche dal continuo contatto con le persone
Continua il percorso sul territorio di Claudia Porchietto al fine di raccogliere il massimo delle sollecitazioni e idee in vista della presentazione del programma e, contemporaneamente, aumentare il dialogo attraverso i social network in internet. Nella foto a sinistra Claudia è insieme ai cittadini e agli amministratori a Borgofranco d'Ivrea (presenti il consigliere provinciale Roberto Tentoni, la coordinatrice provicniale di Fi - Pdl Caterina Ferrero, Fausto Francisca e Carlo Romito). Nella foto di destra invece, un cittadino chiede, attraverso Facebook, delucidazioni sulla problematica della viabilità.
mercoledì 18 marzo 2009
Interventi dal convegno "Dalla rete sul territorio al territorio sulla rete?"
Il web 2.0 può essere utile alla politica? A questa domanda hanno risposto politici ed esperti di comunicazione digitale intervenuti al convegno "Dalla rete sul territorio al territorio sulla rete?" organizzato da Società Aperta il 16 marzo 2009, che hanno dichiarato quanto segue.
Angelo Burzi, Presidente del Gruppo FI-PDL della Regione Piemonte: "I canali del web 2.0 possono risultare molto utili alla politica a patto che si utilizzino con la massima libertà e responsabilità".
Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla Presidenza della Provincia di Torino per il PdL: "Con la condivisione data dagli strumenti web 2.0 si può avviare un processo di scambio di opinioni costruttivo rivolgendosi ad un numero molto ampio di persone, che a loro volta hanno la possibilità di partecipare".
L’On. Daniele Capezzone, portavoce nazionale FI-PDL: "La comunicazione politica deve essere in parte digitale e in parte tradizionale, senza esclusione né dell’una né dell’altra e va organizzata per via prima territoriale, poi tematica ed infine telematica; piuttosto che top down, cioè verticale e generata dall’alto verso il basso, l’interazione dovrebbe essere maggiormente down-down".
Enzo Ghigo, coordinatore regionale FI-PDL: "Se in passato pochi pensatori hanno formulato idee universali, non è ipotizzabile che le prossime vengano create dal basso, magari dalla rete?".
Fabrizio Bellavista, consulente di comunicazione digitale: "Interattività e personalizzazione sono gli elementi fondanti del cambiamento, anche se Internet non soppianterà i vecchi media ma convivrà accanto ad essi. La rete rappresenta una nuova mentalità e un unico ambiente in cui ogni uomo è connesso con il mondo e in cui tutti possono partecipare volontariamente".
Chiara De Caro, fondatrice di Pickwicki.com: "Per quanto riguarda l'utilizzo del web in politica, bisogna ricordarsi che l’Italia è culturalmente diversa dagli USA; il digital divide è profondo sia dal punto di vista territoriale che anagrafico, per cui la sfida che i politici italiani dovranno affrontare sarà quella di portare innovazione e cambiare la mentalità dei propri elettori attraverso l’invenzione e non l’imitazione".
Angelo Burzi, Presidente del Gruppo FI-PDL della Regione Piemonte: "I canali del web 2.0 possono risultare molto utili alla politica a patto che si utilizzino con la massima libertà e responsabilità".
Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla Presidenza della Provincia di Torino per il PdL: "Con la condivisione data dagli strumenti web 2.0 si può avviare un processo di scambio di opinioni costruttivo rivolgendosi ad un numero molto ampio di persone, che a loro volta hanno la possibilità di partecipare".
L’On. Daniele Capezzone, portavoce nazionale FI-PDL: "La comunicazione politica deve essere in parte digitale e in parte tradizionale, senza esclusione né dell’una né dell’altra e va organizzata per via prima territoriale, poi tematica ed infine telematica; piuttosto che top down, cioè verticale e generata dall’alto verso il basso, l’interazione dovrebbe essere maggiormente down-down".
Enzo Ghigo, coordinatore regionale FI-PDL: "Se in passato pochi pensatori hanno formulato idee universali, non è ipotizzabile che le prossime vengano create dal basso, magari dalla rete?".
Fabrizio Bellavista, consulente di comunicazione digitale: "Interattività e personalizzazione sono gli elementi fondanti del cambiamento, anche se Internet non soppianterà i vecchi media ma convivrà accanto ad essi. La rete rappresenta una nuova mentalità e un unico ambiente in cui ogni uomo è connesso con il mondo e in cui tutti possono partecipare volontariamente".
Chiara De Caro, fondatrice di Pickwicki.com: "Per quanto riguarda l'utilizzo del web in politica, bisogna ricordarsi che l’Italia è culturalmente diversa dagli USA; il digital divide è profondo sia dal punto di vista territoriale che anagrafico, per cui la sfida che i politici italiani dovranno affrontare sarà quella di portare innovazione e cambiare la mentalità dei propri elettori attraverso l’invenzione e non l’imitazione".
Claudia Porchietto al Circolo Ambientale dei Professionisti di AN-PdL
Claudia Porchietto ha partecipato venerdì 13 marzo alla Sede del Circolo Ambientale dei Professionisti di AN-PdL in Via Monte di Pietà, 1 a Torino al convegno "Dalla protesta alla proposta": un confronto sulle problematiche della Provincia.
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Dal convegno “Dalla rete sul territorio al territorio sulla rete?”
Il web 2.0 può essere utile alla politica? A questa domanda hanno risposto politici ed esperti di comunicazione digitale intervenuti al convegno "Dalla rete sul territorio al territorio sulla rete?" organizzato da Società Aperta il 16 marzo 2009, che hanno dichiarato quanto segue.
Angelo Burzi, Presidente del Gruppo FI-PDL della Regione Piemonte: "I canali del web 2.0 possono risultare molto utili alla politica a patto che si utilizzino con la massima libertà e responsabilità".
Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla Presidenza della Provincia di Torino per il PdL: "Con la condivisione data dagli strumenti web 2.0 si può avviare un processo di scambio di opinioni costruttivo rivolgendosi ad un numero molto ampio di persone, che a loro volta hanno la possibilità di partecipare".
L’On. Daniele Capezzone, portavoce nazionale FI-PDL: "La comunicazione politica deve essere in parte digitale e in parte tradizionale, senza esclusione né dell’una né dell’altra e va organizzata per via prima territoriale, poi tematica ed infine telematica; piuttosto che top down, cioè verticale e generata dall’alto verso il basso, l’interazione dovrebbe essere maggiormente down-down".
Enzo Ghigo, coordinatore regionale FI-PDL: "Se in passato pochi pensatori hanno formulato idee universali, non è ipotizzabile che le prossime vengano create dal basso, magari dalla rete?".
Fabrizio Bellavista, consulente di comunicazione digitale: "Interattività e personalizzazione sono gli elementi fondanti di questo cambiamento, anche se Internet non soppianterà i vecchi media ma convivrà accanto ad essi. La rete rappresenta una nuova mentalità e un unico ambiente in cui ogni uomo è connesso con il mondo e in cui tutti possono partecipare volontariamente".
Chiara De Caro, fondatrice di Pickwicki.com: "Per quanto riguarda l'utilizzo del web in politica, bisogna ricordarsi che l’Italia è culturalmente diversa dagli USA; il digital divide è profondo sia dal punto di vista territoriale che anagrafico, per cui la sfida che i politici italiani dovranno affrontare sarà quella di portare innovazione e cambiare la mentalità dei propri elettori attraverso l’invenzione e non l’imitazione".
Angelo Burzi, Presidente del Gruppo FI-PDL della Regione Piemonte: "I canali del web 2.0 possono risultare molto utili alla politica a patto che si utilizzino con la massima libertà e responsabilità".
Claudia Porchietto, candidata del centrodestra alla Presidenza della Provincia di Torino per il PdL: "Con la condivisione data dagli strumenti web 2.0 si può avviare un processo di scambio di opinioni costruttivo rivolgendosi ad un numero molto ampio di persone, che a loro volta hanno la possibilità di partecipare".
L’On. Daniele Capezzone, portavoce nazionale FI-PDL: "La comunicazione politica deve essere in parte digitale e in parte tradizionale, senza esclusione né dell’una né dell’altra e va organizzata per via prima territoriale, poi tematica ed infine telematica; piuttosto che top down, cioè verticale e generata dall’alto verso il basso, l’interazione dovrebbe essere maggiormente down-down".
Enzo Ghigo, coordinatore regionale FI-PDL: "Se in passato pochi pensatori hanno formulato idee universali, non è ipotizzabile che le prossime vengano create dal basso, magari dalla rete?".
Fabrizio Bellavista, consulente di comunicazione digitale: "Interattività e personalizzazione sono gli elementi fondanti di questo cambiamento, anche se Internet non soppianterà i vecchi media ma convivrà accanto ad essi. La rete rappresenta una nuova mentalità e un unico ambiente in cui ogni uomo è connesso con il mondo e in cui tutti possono partecipare volontariamente".
Chiara De Caro, fondatrice di Pickwicki.com: "Per quanto riguarda l'utilizzo del web in politica, bisogna ricordarsi che l’Italia è culturalmente diversa dagli USA; il digital divide è profondo sia dal punto di vista territoriale che anagrafico, per cui la sfida che i politici italiani dovranno affrontare sarà quella di portare innovazione e cambiare la mentalità dei propri elettori attraverso l’invenzione e non l’imitazione".
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martedì 10 marzo 2009
Copertura Adsl in tutta la Provincia
Il digital divide investe non solo il terzo mondo, ma anche molte aree della provincia di Torino e Claudia Porchietto interviene:
"Conosco bene il tema perché anche in Associazione, l'Api, abbiamo più volte sollecitato la Provincia a promuovere e incentivare la diffusione della tecnologia digitale.
Il primo passo da compiere, a mio giudizio, è l'ampliamente della copertura Adsl in tutta la Provincia, cosa che ancora oggi non esiste".
"Conosco bene il tema perché anche in Associazione, l'Api, abbiamo più volte sollecitato la Provincia a promuovere e incentivare la diffusione della tecnologia digitale.
Il primo passo da compiere, a mio giudizio, è l'ampliamente della copertura Adsl in tutta la Provincia, cosa che ancora oggi non esiste".
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Dalla rete sul territorio al territorio sulla rete?
A Torino si terrà il 16 Marzo 2009 un convegno dal titolo 'Dalla rete sul territorio al territorio sulla rete?', organizzato da Società Aperta
Ecco il programma:INTRODUCE E MODERA
Ing. Angelo BURZI - Presidente Gruppo FI-PDL alla Regione Piemonte
SALUTI
Sen. Enzo GHIGO - Coordinatore Regionale FI-PDL
INTERVENGONO
Dr. Fabrizio Bellavista - Psycho Research
Dr.ssa Chiara DE CARO - Pickwicki.com
On. Antonio PALMIERI - Responsabile Nazionale FI-PDL della Comunicazione Elettorale e Internet
Dr.ssa Claudia PORCHIETTO - Presidente API Torino e Candidata del centrodestra alla Presidenza della Provincia di Torino
CONCLUSIONI
On. Daniele CAPEZZONE - Portavoce Nazionale FI-PDL
Torino - 16 Marzo 2009 - Ore 18,00 - Hotel Golden Palace - Via dell'Arcivescovado, 18
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Al centro il lavoro
Il programma ufficiale della nostra rincorsa alla Presidenza della Provincia di Torino verrà lanciato appena sarà conclusa la fase di confronto con tutto il territorio.
Vi sono però alcuni propositi generali che segneranno la spina dorsale di questa avventura: il sostegno al mondo del lavoro, il rilancio concreto della nostra provincia e la riorganizzazione costruttiva delle risorse mirata alla cancellazione degli sprechi. La concretezza, la voglia di innovazione e l’impegno per una reale mutazione virtuosa dell’ente Provincia saranno l'elemento centrale della mia campagna!
Valorizzazione del saper fare: Torino e Provincia non devono più essere solo luoghi dove nascono le idee, poi concretizzate altrove. Dobbiamo imparare a sostenere, insieme alla parte creativa di un processo, anche quella realizzativa. E subito dopo la valorizzazione delle nuove tecnologie (aumentare la connettività e le zone connesse)
La Provincia può diventare propulsore di eccellenza ponendosi come motore trainante per il territorio per attirare talenti e investimenti.. Dovrà mutare la sua funzione da semplice ente a vera, grande risorsa per tutti i cittadini sviluppando lavoro e ricchezza in un’ottica di innovazione e sburocratizzazione.
Diventanto ‘ponte’ tra Università, Camera di Commercio, aziende e incubatore di imprese.
Vi sono però alcuni propositi generali che segneranno la spina dorsale di questa avventura: il sostegno al mondo del lavoro, il rilancio concreto della nostra provincia e la riorganizzazione costruttiva delle risorse mirata alla cancellazione degli sprechi. La concretezza, la voglia di innovazione e l’impegno per una reale mutazione virtuosa dell’ente Provincia saranno l'elemento centrale della mia campagna!
Valorizzazione del saper fare: Torino e Provincia non devono più essere solo luoghi dove nascono le idee, poi concretizzate altrove. Dobbiamo imparare a sostenere, insieme alla parte creativa di un processo, anche quella realizzativa. E subito dopo la valorizzazione delle nuove tecnologie (aumentare la connettività e le zone connesse)
La Provincia può diventare propulsore di eccellenza ponendosi come motore trainante per il territorio per attirare talenti e investimenti.. Dovrà mutare la sua funzione da semplice ente a vera, grande risorsa per tutti i cittadini sviluppando lavoro e ricchezza in un’ottica di innovazione e sburocratizzazione.
Diventanto ‘ponte’ tra Università, Camera di Commercio, aziende e incubatore di imprese.
lunedì 9 marzo 2009
I lavoratori della OMNIA…
Omnia, un’azienda del canavesano, presenta una serie di problematiche che sono comuni a molte entità della zona: la cassa integrazione e la necessità di ristrutturazione. Claudia Porchietto ha voluto incontrare una delegazione di lavoratori per focalizzare meglio la complessità delle problematiche.
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