martedì 16 giugno 2009

L'UDC si spacca: Filiberto appoggia Claudia Porchietto


Inattesa ma significativa giunge oggi la notizia dell’incontro tra Claudia Porchietto, candidata dal centrodestra alla Presidenza della Provincia di Torino, ed Emanuele Filiberto di Savoia, già candidato dell’UdC alle recenti consultazioni europee.
Il giovane Filiberto, dopo essersi confrontato con la Porchietto su programmi e valori di una nuova e moderna amministrazione, ha apprezzato la scelta e la volontà di cambiamento offerta dalla candidata del centrodestra e ne ha subito condiviso le impostazioni, quale unico candidato al di fuori degli schemi classici dei partiti.
“Quella di Claudia – ha quindi dichiarato Emanuele Filiberto – è l’unica candidatura veramente nuova nel panorama della politica piemontese; con lei ci siamo intesi fin da subito e sono certo che, insieme, potremo costruire un tempo nuovo di sviluppo e benessere per Torino e la sua provincia”.

1 commento:

  1. Anteprima
    Paolo ha detto...
    Buongiorno, capito per caso sul Suo blog e leggo con piacere del sostegno assicurato dal Principe Emanuele Filiberto di Savoia al raggruppamento di centro-destra che La sostiene.
    Faccio parte del MR, Movimento Regionalista Piemontese, piccola formazione che si propone come laboratorio di idee per l'autonomia del Piemonte. Noi Piemontesi siamo svantaggiati riseptto ai vicini Valdostani che, pur avendo condiviso gran parte della nostra storia ed essendo accomunati a noi dalle stesse radici culturali, sono riusciti ad ottenere uno Statuto di autonomia che li favorisce.
    Personalmente credo che il Piemonte sia la regione maggiormente legittimata, per la plurisecolare tradizione di autogoverno che la contraddistingue (l'importanza che gli Stati Sabaudi, a partire dalla seconda metà del Cinquecento, con Emanuele Filiberto, avevano acquisito nella cartina politica europea lo dimostra), a pretendere la concessione di forme avanzate di autonomia sul modello catalano che consentano alla nostra Regione di trattenere per sè e per le esigenze del proprio territorio la maggior parte delle tasse che i suoi cittadini versano a Roma (senza vederle tornare indietro sotto forma di trasferimenti statali, riservati sistematicamente ad altre Regioni).
    La voterò (a titolo personale anche perchè non so come voteranno gli altri aderenti al movimento) perchè mi auguro che Lei si impegni, oltre che su temi sacrosanti come la sicurezza e il controllo dell'immigrazione, anche sul fronte delle rivendicazioni autonomistiche a vantaggio del nostro Piemonte, di cui la provincia di Torino rimane il cuore pulsante, anche se ultimamente ha perso colpi a favore del maggior dinamismo di altre realtà come la provincia di Cuneo o Novara.
    Altri temi per me fondamentali sono:
    1) la tutela della cultura piemontese in ogni sua forma di manifestazione (dalla difesa del patrimonio linguistico storico di cui disponiamo, Piemontese, Walser, Franco-Provenzale, Occitano, alla conservazione dei beni culturali, artistici e architettonici, testimonianza della grandezza raggiunta dal Piemonte nel passato);
    2) promozione del turismo, settore strategico per la nostra economia, in grado di colmare i vuoti lasciati dalla deindustrializzazione (Torino è diventata città turistica ma occorre un'azione di sostegno al settore che sia ben più vigorosa e che ricorra a campagne pubblicitarie mirate), e tutela dell'agricoltura (il Piemonte è una delle terre più ricche di tipicità che vanno preservate);
    3) il riequilibrio dei poteri con Milano (non è immaginabile che il rapporto con la città lombardo debba essere sempre e soltanto rappresentato in termini di ineluttabile subalternità, anche perchè subalterni a Milano non siamo mai stati nella storia!).
    Grazie per l'ascolto e buon lavoro, nel caso di una Sua auspicata elezione.
    Paolo Barosso
    www.movimentoregionalista.org

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